I disegni di Renzo Biasion alla Fondazione Cini

Ricordi di guerra e di prigionia. Venezia, Galleria di Palazzo Cini, 27 marzo-30 maggio 2004
Nel 1989 Renzo Biasion donò alla Fondazione Giorgio Cini una raccolta di disegni e acquerelli - circa una settantina di fogli - eseguiti tra il 1941 e il 1944 durante la 2a Guerra Mondiale. Sono ricordi, bozzetti, impressioni, schizzi eseguiti dall'artista mentre era impegnato negli eventi bellici sul fronte albanese e su quello greco, e nel periodo trascorso come prigioniero nei campi di detenzione in Germania e in Polonia. Nel campo di Biala Podlaska, poi in quello di Langwasser, nella periferia di Norimberga Renzo Biasion, racconta. "Avevo a disposizione minuscoli fogli di carta – scriveva Biasion, che era arruolato con il grado di sottotenente di Fanteria nella divisione Siena - alcuni pennini da disegno e una boccetta di inchiostro di china. Mi aiutavano a vivere perché ai tedeschi davo disegni in cambio di pane. Ricordo che quando lavoravo all’aperto l’inchiostro gelava nella boccetta. L’arte mi aiutò insomma a combattere in qualche modo la fame, che mieteva non poche vittime, e a superare lo squallore degli anni più belli della giovinezza vissuti al di fuori del mondo civile". Queste opere, che facevano parte di un corpus assai più consistente andato in gran parte disperso dopo l'8 settembre 1943, assieme alle memorie scritte, sono preziosi "documenti" che ci permettono di rivivere artisticamente una vicenda storica che ha segnato profondamente la vita di molti italiani. Tali opere si possono consultare nel bel volume edito da Marsilio "Ricordi di guerra e prigionia. I disegni di Renzo Biasion della Fondazione Giorgio Cini" (103 pagine, 25.00 euro), edito in occasione della mostra.

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